Il Giovedì Santo da una parte ci introduce al Triduo Pasquale e dall’altra lo contiene: ci introduce perché Gesù prima di essere arrestato, flagellato e ucciso volle istituire l’Eucarestia; lo contiene perché nel quadro rituale di quella cena era già presente la sua passione, morte e resurrezione, cioè erano già presenti quegli eventi che sarebbero accaduti di lì a poco.
Infatti con un gesto inaspettato e sorprendente Gesù offrendo il pane e il vino come suo corpo e sangue dichiarò la disponibilità totale di sé come dono senza condizioni: neppure il rifiuto violento da parte dell’uomo gli avrebbe fatto cambiare idea (è “nuova ed eterna Alleanza”).
Tutto ciò diventava con ancor più forza la manifestazione di questa volontà, manifestare al mondo chi è Dio: Dio è Amore ovvero donazione totale di sé, fino all’annientamento.
Ecco il significato della passione, morte e resurrezione del Signore, è la vita di Dio: non è un elogio alla sofferenza, ma essa è la misura dell’Amore che Dio ha per noi!
Riscopriamo allora in questo giorno il grande dono dell’Eucaristia e ciò che rappresenta, cerchiamo di vivere questa giornata raccogliendoci in preghiera: possiamo pregare anche il Santo Rosario, con i misteri della Luce che vedono proprio al terzo mistero l’istituzione dell’Eucarestia e chiedere anche con l’aiuto di Maria di poter entrare nella profondità del dono che il Signore ci ha lasciato nell’ultima Cena.
Vista l’emergenza per la pandemia da coronavirus, celebreremo la S.Messa in Coena Domini alle ore 16, noi preti qui dalla Chiesa di San Pietro, e voi uniti spiritualmente dalle vostre case seguendoci attraverso il canale YouTube al seguente link:
Uniamo al Sacrificio di Cristo tutte le sofferenze di questi giorni specialmente di quelle persone colpite più da vicino da questo male.
8 Aprile 2020
Don Alessandro