Alla luce del Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, degli Orientamenti della CEI e della CET e delle norme delle Autorità pubbliche, si comunica quanto segue.
1) Celebrazione delle Messe
Nel rispettando le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica, sono ammessi, insieme al celebrante: un diacono; un ministrante; un lettore; un cantore; un organista.
Per le celebrazioni che vengono trasmesse, sono ammessi in chiesa due operatori.
Tutti costoro dovranno indicare nell’apposito modulo di autocertificazione “comprovate esigenze lavorative”, riportando la chiesa e l’orario della celebrazione.
Per garantire la sicurezza dei partecipanti, è necessario:
osservare le distanze tra le persone; tenere sempre coperti con le palle il calice e la patena, eccetto che alla consacrazione e per la dossologia; distribuire la comunione esclusivamente in mano, avendo cura di sanificare le proprie con apposito gel; effettuare la comunione dei celebranti al calice per intinzione (il celebrante principale alla fine consuma ciò che è rimasto).
2) Apertura delle chiese
Le chiese possono restare aperte e accessibili, purché il numero dei fedeli presenti non costituisca un assembramento e vengano osservate le distanze di sicurezza. Non si può però lasciare la casa per andare in chiesa, ma solo passare di chiesa in occasione di uscite che abbiano finalità riconosciute dalla normativa (lavoro, spesa, sanità…). Tali finalità vanno riportate nell’autocertificazione da esibire alle forze dell’ordine.
3) Confessione
Nella grande difficoltà di celebrarla, va ricordato ai fedeli che in caso di necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio.
Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio….) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi.
4) Comunione fuori dalla Messa
Per tutto il tempo di Pasqua si invitano i parroci e i rettori di chiese a fissare e a comunicare ai fedeli un tempo di propria permanenza in chiesa, dove si possa distribuire a chi la richiede la Comunione Eucaristica. Ogni parroco e rettore si organizzi per disciplinare la cosa in modo da evitare assembramenti e code, anche considerando che non è consentito uscire di casa al solo scopo di recarsi in chiesa.
5) Battesimo dei bambini
Dove non sia possibile differirlo senza grave incomodo, può essere celebrato alla presenza dei genitori e dei padrini, analogamente a quanto consentito per i matrimoni. Non si celebri nella Messa.
Il ministro mantenga una opportuna distanza dal battezzando e dai genitori e padrini; per le unzioni con l’olio dei catecumeni e il sacro crisma, il ministro indossi guanti monouso in vinile o nitrile; si omettano il segno della croce sulla fronte del bambino nei riti di accoglienza e il rito dell’effatà in quelli esplicativi.
6) Prime Comunioni e Cresime
Si rimandano a data da destinarsi. Sarà comunque importante che i catechisti e il parroco continuino a seguire i ragazzi e le loro famiglie, avvalendosi delle possibilità offerte dalle tecnologie della comunicazione.
7) Iniziazione cristiana degli adulti
Viene rimandata a data da destinarsi, ma i catecumeni vanno comunque seguiti e sostenuti.
8) Confermazione degli adulti
Viene rimandata a data da destinarsi. Sarà comunque importante che i catechisti e il parroco continuino a seguire i cresimandi, avvalendosi delle possibilità offerte dalle tecnologie della comunicazione.
9) Matrimoni
È consentita la celebrazioni dei matrimoni, con la sola presenza dei nubendi, dei testimoni e del presbitero o diacono che officia il rito. In ogni caso, è necessario garantire il rispetto delle misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica.
La forma da adottare in tali circostanze sarà quella della Celebrazione nella Liturgia della Parola. Eventuali deroghe vanno autorizzate dall’ordinario.
10) Unzione degli infermi
L’unzione e il viatico ai malati in grave pericolo di vita vanno sempre assicurati.
Il ministro porti con sé un paio di guanti monouso in vinile o nitrile e indossi una mascherina protettiva idonea. Nell’amministrare la sacra Unzione, il ministro indossi i guanti, avendo cura successivamente di non toccare con le dita scoperte la superficie del guanto.
11) Esequie
Continua la forma celebrativa finora seguita: a casa del defunto e/o al cimitero, alla presenza dei più stretti congiunti.
[…] Celebrazioni Eucaristiche e Celebrazioni del Sacramenti e dei Sacramentali fino a Domenica 3 maggio 16 Aprile 2020 […]