Santuario Argegna

Il Santuario della Nostra Signora della Guardia sul monte Argegna nasce per volontà dell’allora parroco di Sermezzana Don Pierotti che, interpretando come segno divino un sogno congiunto fra lui e il collega Don Badino relativo ad un piccolo santuario sul suddetto monte meta di pellegrinaggi, decide di chiedere il permesso al Vescovo di Massa per la costruzione. Il Vescovo oltre a concedere il permesso finanzia in piccola parte l’impresa che vede la posa della prima pietra nel 1895. L’intento del parroco era di realizzate dapprima un edificio piccolo a pianta rettangolare voltato a botte, da aprire il prima possibile al culto, per poi ampliarlo negli anni successivi in base ai fondi a disposizione. Già nel 1901 viene inaugurato il primo ampliamento della chiesa consistente nell’aggiunta delle navate laterali. Dal resoconto della giornata si desume la necessità di eseguire ancora dei lavori di rifinitura fra i quali la ripulitura e intonacatura delle pareti e il completamento della pavimentazione interna.

Santuario di Nostra Signora della Guardia

 Luogo di caldo combattimento durante l’ultimo anno di Seconda Guerra Mondiale, il 1945, la chiesa subisce ingenti danni, in particolare alla copertura e al fronte principale; non è nota la data precisa, ma negli anni seguenti, una volta reperiti i fondi, l’edificio viene interamente riparato. L’intervento più recente eseguito sulla chiesa è datato 2005 e consiste nella revisione del tetto, comprensiva di sostituzione delle orditure lignee e nel rifacimento del pavimento interno.

Interno del Santuario
    • Pianta
      • La chiesa presenta pianta rettangolare divisa in tre navate; le prime tre campate dall’ingresso sono adibite ad aula, mentre l’ultima a presbiterio. All’esterno, un portico corre davanti al fronte principale e alla parete laterale destra; adiacente alla parete laterale sinistra vi è invece un corpo di fabbrica che ospita sacrestia e canonica.
      Impianto strutturale
      • La struttura della chiesa è realizzata in muratura continua portante e copertura a capanna con orditura lignea. All’interno le tre navate sono divise da pilastri a sezione rettangolare collegati da archi a sesto ribassato. Il portico esterno, su pilastri a sezione rettangolare e archi a tutto sesto, presenta una copertura indipendente dalla chiesa con forma a capanna in legno.
      Coperture
      • Il tetto della chiesa è a capanna lignea con manto di copertura in tegole marsigliesi in laterizio.
      Prospetti
      • All’esterno i paramenti murari sono intonacati in bianco con cornici in marmo bianco per le aperture. Il fronte principale e il laterale destro sono divisi a circa metà altezza da un portico realizzato con pilastri a sezione rettangolare scanditi da archi a tutto sesto e coperto rispettivamente con volte a botte e a crociera. La facciata presenta forma a capanna con tre porte di ingresso che denunciano la divisione in tre navate dell’interno della chiesa; sopra le laterali, nell’altezza del portico, una finestra di forma circolare, sopra la centrale, oltre il portico, un timpano dipinto con l’immagine sacra della Madonna con Bambino.
      Elementi decorativi
      • La chiesa presenta un apparato decorativo molto semplice: pilastri e pareti tinteggiati in color bianco crema, mentre gli archi, le volte e le lesene addossate ai pilastri di scansione delle navate, e relativa modanatura, in celeste.
      Pavimenti interni
      • La pavimentazione interna della chiesa è realizzata a scacchiera in marmo bianco e grigio scuro.
      Campanile
      • La chiesa è provvista in copertura di una piccola vela campanaria, al momento sprovvista di campana.

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